31 luglio 2011

L' ALTARE E I SUOI MARMI




Nel 1730 il consiglio direttivo della Congregazione, stimando che l'antico altare costruito tra il 1692-1694 in legno di noce ed in marmi policromi con ricchissimo tabernacolo, non si integra con il fasto e la decorazione della cappella, affida all'abate Filippo Juvarra lo studio per la re

Il progetto juvarriano, fu presentato al Consiglio che l'approvò con il fermo proposito di procedere alla sua esecuzione nel più breve tempo possibile. Ma purtroppo esso non fu mai realizzato.
Regnando Carlo Emanuele IV, con convenzione 21 maggio 1797, fu ripreso il progetto di sostituzione del vecchio altare e nella riunione consiliare stimandosi che appositamente indetta si decise di affidare la realizzazione della nuova mensa all'arch. Michele Emanuele Buscalione e nel contempo di sostituire l'antico pavimento del presbiterio
alizzazione di una nuova mensa.
L’altare, ornato da una rícchissima decorazione di
candelieri plurimi con cartaglorie incorporate, da putti reggi candele, da vasi, si trova nella zona presbiteriale, rialzata a livello di un solo scalino rispetto al pavimento: la grande icona dell'Epifania sormontata da putti e angeli sostenenti una corona reale, prolunga idealmente verso la volta affrescata la mensa sacrificale che é costituíta da una base di raffinato gusto neoclassico sorretta, nella parte inferiore, da “sei colonnette di figura conico tronco”.
Di particolare interesse la porticina del tabernacolo in rame cesellato e dorato , databile al 1694, usata in occasione di solennitá, che si appone ad un usciuolo di legno dorato con serratura a chiave d'argento... "lastra di rame con ornamenti a basso rilievo, tutto dorato ... in mezzo al quale vi é un crocifisso d'argento e all'intorno diverse immagini coperte di cristallo",
Nei colori c'é una prevalenza del bleu e ricche lumeggiature in oro nei panneggi e nel paesaggio, con un gusto narrativo ancora rinascimentale, Le «miniature»: l'adorazione degli angeli e dei pastori, la salita al Calvario con il Cireneo, S. Pietro, S. Paolo, S. Caterina e S, Bernardino sono di qualitá superiore e sembrano della stessa mano. Di altra mano, piú modesta, l'Uscita da Gerusalemme per l'andata al Calvario e l’Agonia nell’orto del Getsemani, con personaggi più grandi e con minore eleganza nella resa del paesaggio e delle figure.

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